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Antimafia

Misure di prevenzione antimafia in Italia

Per questo delicato argomento è d'obbligo una doverosa premessa. Nella coscienza dei magistrati che hanno dedicato la loro vita alla battaglia contro la criminalità organizzata, è sempre stata forte la consapevolezza dei "limiti invalicabili della risposta giudiziaria alla mafia": Paolo Borsellino spiegava, senza mezzi termini, che il semplice accertamento dei reati, con la individuazione dei colpevoli, è di per sé un'attività non idonea a debellare le radici socio-economiche e culturali della mafia, così profondamente inserita nella realtà del paese da trovare la forza di riprendersi, con accentuata ferocia, dopo ogni successo giudiziario nei suoi confronti.

Conoscenza del fenomeno

Nel corso degli anni si è riscontrata una precisa tendenza delle organizzazioni mafiose ad intrattenere una serie estremamente ampia e diversificata di rapporti, connotati da caratteri di apparente liceità, con i più vari ambienti esterni., Con la globalizzazione economica, la mafia va intesa come vera e propria "Impresa a partecipazione mafiosa".
Bilancia della legge a Palermo

"Seguire il denaro"

Il risultato tecnico di questo background culturale è stato un fondamentale processo di modernizzazione del diritto penale italiano, che si è declinato in una condivisibile attenzione verso i capitali mafiosi ("segui il denaro": diceva Falcone) attraverso le misure di prevenzione. Nel dettaglio, la normativa cerca di colpire quella particolare forma di criminalità dei colletti bianchi vicini ai contesti mafiosi, la quale dà vita ad una zona grigia non sempre agevolmente inquadrabile nelle categorie del diritto penale “classico”, ma comunque caratterizzata da un forte impatto economico e politico, tale da mettere in pericolo il concreto funzionamento delle regole del libero mercato e delle istituzioni dello Stato di diritto in vaste aree del paese.

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